lunedì 4 marzo 2019

Strabologna per la LILT: una corsa per la prevenzione

Team LILT è un gruppo di amici che da diversi anni si impegna per sostenere la lotta ai tumori partecipando a manifestazioni sportive.

Tutti conosciamo almeno una donna che ha ricevuto la diagnosi di cancro al seno. Non tutte le storie purtroppo finiscono bene, la diagnosi precoce aiuta e può cambiare questa tendenza.

Per questo quest'anno abbiamo deciso di sostenere il progetto della LILT Bologna (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) Campagna nastro rosa - LILT for Women per la prevenzione del tumore al seno: ogni anno nel mese di ottobre è possibile prenotare una visita senologica gratuita presso l’ambulatorio dell’Associazione.

Ma ci sono anche gli uomini, che si ammalano di più delle donne, ma sono culturalmente poco attenti alla propria salute, facendosi visitare di meno.

Per loro sosteniamo il progetto Percorso Azzurro – LILT for men per sensibilizzazione la popolazione maschile in merito ai principali tumori maschili della sfera genitale, quali il tumore della prostata, del pene e del testicolo.

Team LILT torna il 26 maggio per correre la Strabologna e raccogliere fondi per queste due importanti campagne di prevenzione dei tumori femminili e maschili. 

Unisciti a noi! DONA ANCHE TU!

Prevenzione significa prendersi cura di sé, per migliorare la qualità della vita, per investire in noi stessi, per diventare cittadini responsabili della nostra salute, un bene prezioso e condizione indispensabile per una vita serena.

Ogni contributo, anche il più piccolo, unito agli altri è fondamentale.

I fondi raccolti saranno interamente donati alla LILT a favore di queste due importanti campagne di prevenzione e diagnosi precoce.





sabato 13 maggio 2017

Entra nella Strabologna

lascia la città caotica rumorosa competitiva
ENTRA in quella silenziosa (solo voci umane)
accogliente solidale,
vieni domani alla STRABOLOGNA,
chi corre chi cammina chi sta a guardare,
un giorno senza auto senza shopping senza nevrosi,
scoprirai che il centro antico è per la convivialità
ed è bellissimo,
scoprirai che chi arriva prima lo fa per chi arriva ultimo,
scoprirai che alcuni corrono per pubblicizzare un progetto per liberare le scuole dal fumo
(e raccolgono denaro a tal fine ),
entra nella STRABOLOGNA.


14 MAGGIO - LA CORSA


Team Lilt: Anna, Giuliano, Luana, Matteo, Silvia, Alessandro, Cristina, Francesca, Giorgia, Adriano e Andrea dietro l'obiettivo

L I L T














giovedì 4 maggio 2017

Dalla London Marathon alla Strabologna





Ho visto Minions e Minnie correre la maratona di Londra insieme al personaggio di Frozen e Peppa Pig, ma soprattutto ho visto runners vestiti da pompieri e rinoceronti per sostenere la propria causa, ho visto gente correre per Make-A-Wish, Cancer Research UK, Amnesty, the Heart Fondation e tante altre charity, ho visto l'abbraccio di un corridore con la famiglia che lo aspettava lungo il percorso per poi riprendere la propria corsa, ho visto la gente applaudire gli ultimi, la folla rimanere lungo il pescoso fino alla fine per incitare chi ormai sfinito non molla, gridando i loro nomi uno a uno (molti hanno il proprio nome sulla maglia), nomi di sconosciuti che rispondono con un sorriso o, chi ne ha la forza, alzando le braccia per salutare...ho visto tanta bella umanità. ...ho visto.
Io c'ero.
Come una nota a margine, ma c'ero.

Il 14 maggio noi non correremo una maratona, ma 7 km per una Scuola Libera dal Fumo. Visita la pagina del progetto e corri con noi! link progetto



 



martedì 2 maggio 2017

Adolescenti: motivazioni e abitudini al fumo.
Ce ne parla il counselor della Lilt

Per chi ha un figlio adolescente, sperare di passare indenni da un binomio di questo genere è praticamente impossibile, perché, stando alle statistiche, quasi tutti gli adolescenti oggi fumano regolarmente o lo fanno di tanto in tanto o, per lo meno, hanno sperimentato la sigaretta. Il fumo esercita ancora oggi un’attrattiva irresistibile sui più giovani, perché regala un’aria vissuta, fa sembrare grande ed è associato a una sorta di iniziazione verso il mondo degli adulti. Tanto è vero che la maggior parte di coloro che iniziano a fumare è minorenne e lo fanno proprio per allontanarsi il più possibile dall’infanzia e dal controllo dei genitori.

Il fumare rappresenta un comportamento, criticato dal punto di vista della salute ma accettato nel mondo degli adulti, pertanto gli adolescenti ritengono che il fumo sia il modo facile di potersi affermare nella società in qualità di adulti.
Vietare può essere pericoloso: una volta superata l’incredulità e assimilata la realtà che il proprio ragazzino fuma, il passo successivo è come indurlo a smettere. Perché questa è una strada che va perseguita, nella certezza che la sigaretta esercita un effetto negativo per la salute e che potrebbe anche aprire la strada ad altre forme di dipendenza. In primo luogo va detto che il divieto al fumo, per quanto sensato e sicuramente approvato dalle frange più puriste dei genitori, può essere controproducente. Infatti i ragazzi fumando non provano piacere, non sono ancora dipendenti dalla sigaretta: fumando vogliono dimostrare di fare quello che vogliono, soprattutto di fare quello che i genitori non vogliono. Di conseguenza, vietare le uscite, negare la paghetta, proibire Tv e videogiochi ha solo l’effetto di inasprire i ragazzi, che attraverso la gestione della sigaretta vogliono tagliare di netto il dominio di mamma e papà. Inoltre è bene ricordare che i ragazzi possono trovare comunque le occasioni per fumare, perché il controllo dei genitori non può e non deve essere così serrato. Possono fumare tornando da scuola, quando vanno dagli amici e l’ostinazione potrebbe trasformare la semplice curiosità in una vera dipendenza.

Cosa fare?
Non è nemmeno costruttiva la strada opposta, ossia il lasciare fare loro quello che vogliono, magari offrendosi di comprare le sigarette: questo indurrebbe in confusione un ragazzo perché non si deve dimenticare che il fumo fa male, quindi un genitore non si dovrebbe mai porre dalla parte di colui che favorisce le cattive abitudini.
I ragazzini devono capire i danni che vengono dalla sigaretta, in modo che poi comprendano anche quelli che derivano dalle altre dipendenze.
Si può allora provare facendo notare i rischi soprattutto estetici del fumo piuttosto che lo spauracchio delle malattie tumorali: alito pesante, pelle spenta e più brufolosa, capelli perennemente impregnati di cattivo odore. In un secondo momento si possono dimostrare i danni fisici magari lasciando di tanto in tanto in giro per casa articoli di giornale che parlano della relazione tra fumo e forme cancerogene. Questa strategia dimostra a un ragazzo che i rischi oggettivi e non inventati dai genitori esistono davvero e che a lui viene affidata la responsabilità di gestire la sua salute. Chissà che, così facendo, non si senta investito di un ruolo più adulto e che non decida autonomamente di dire basta.
In conclusione, è chiaro come i giovani nel periodo dell’adolescenza cerchino in ogni modo di mettere in atto comportamenti (che andranno a sedimentarsi nell’età adulta) che permettano loro di affermare la propria identità e di costruire una rete di relazioni sociali e affettive. Ci sono giovani che riescono a raggiungere tali obiettivi senza mettere in pericolo la propria vita, mentre altri optano per i comportamenti a rischio. È per questo motivo che sono fondamentali le attività di promozione della salute e di prevenzione dei comportamenti che mettono a repentaglio il proprio benessere, messi in atto nelle scuole e nelle famiglie attraverso il dialogo, il confronto, l’esempio e la condivisione.

Massimo Serra - Counselor LILT / Addictiong Counseling


Il progetto "scuole libere dal fumo" della Lilt Bologna affronta il tema della prevenzione dell’abitudine al fumo di sigaretta nel contesto scolastico considerato come luogo di lavoro, educazione e vita: per sostenerlo il 14 maggio, insieme a un gruppo di amici, il Team Lilt, correremo la Strabologna.
Lo scopo? Raccogliere fondi per il progetto. Puoi aiutarci anche tu, anche con un piccolissimo contributo: basta un click sull'icona in alto a destra.


lunedì 24 aprile 2017

Fumo di Londra?

Grigio fumo di Londra, il caratteristico grigio che avvolgeva in un’aura di mistero edifici, monumenti, palazzi, chiese e ponti della capitale inglese, fino all’avvento dei filtri per l’inquinamento e alla progressiva scomparsa del carbone e delle ciminiere. Poi Londra è stata ripulita e ora è colorata di mille tonalità, soprattutto in questo periodo primaverile, con le prime fioriture.

Ma il grigio fumo di Londra non è scomparso, anzi è diventato ormai un’icona della moda confermandosi la tonalità più trendy dell’autunno.


Neutro e molto tradizionale è una nuance passe partout che veste già da alcuni anni i capi autunnali per uomo e donna dei marchi più noti della moda mondiale (da Valentino a Giorgio Armani, a Dolce e Gabbana, a Stella McCartney).

Lo ritroviamo anche negli accessori (borse, borsette, stivali, cuissardes, ballerine …) per essere sfoggiato in total look.



Un colore che nasce dalla mescolanza di bianco e nero occupando, quindi, uno spazio intermedio tra luce e ombra, un colore – non colore con cui sperimentare tra il classico e il moderno. Dal classico look a tre pezzi del business man a cappotti, top e pullover, di tessuti diversi stampati anche in diverse fantasie. 

Le passerelle dell’autunno sono ormai sempre costellate da uscite tutte grigie.

Fumo di Londra senza fumo.

Lasciamo quindi che il grigio evochi solo sfilate di moda e accessori trendy, non più smog e sigarette.

Abiti color fumo di Londra SI!
Abiti che puzzano di fumo NO! 


Questo blog sostiene il progetto Scuole Libere dal Fumo della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. Puoi sostenerlo anche tu con un piccolo contributo cliccando sull'icona in alto a destra.







mercoledì 19 aprile 2017

Van Gogh, le stelle, la pipa

Quando si legge di arte e fumo compare spesso l’autoritratto di Vincent Van Gogh con l’orecchio fasciato e la pipa in bocca … non certo un’immagine che invogli a fumare … o a tagliarsi un orecchio ….
Sono altre le immagini pittoriche del genio olandese che, personalmente, mi hanno ispirato.

Non ricordo la prima volta che ho visto un suo dipinto, ma so che è stato ad Amsterdam: si narra che io, bambina, attirassi più attenzione degli stessi quadri quando, incantata, non distoglievo lo sguardo dai suoi campi di grano.
Il mio preferito però sarà sempre la Notte Stellata.
Di questo dipinto mi piace la magia, la vicinanza delle stelle, la luce nell’oscurità, la luna che veglia sul mondo; pochi colori, tante emozioni.
E a 9 anni ho deciso di fare l’astronoma … Il cielo stellato mi accompagna sempre.

Un’altra opera che amo è il caffè notturno da cui quasi sento uscire il profumo dei croissant appena sfornati. Un caffè in una città straniera, storie che si intrecciano tra i tavolini, vite che scorrono lungo la strada …


La notte .. una costante … la notte ti nasconde e ti protegge, sfuma le cose, lascia spazio all’immaginazione, di notte prendono vita i sogni. Van Gogh ha magistralmente narrato i miei.

Arte e fumo, immagini di pipe: Magritte.

Magritte torna molto più utile quando si parla di fumo nelle immagini pittoriche. Famosa la sua pipa che non è una pipa, con cui ci fa giocare con realtà e rappresentazione.
E una pipa compare anche in una delle diverse opere che hanno come tema l’uomo con la bombetta. La pipa quindi non tanto per il suo significato di trasgressione, ma semplice oggetto con cui “giocare”.

Se Magritte gioca con gli oggetti, il fumo gioca però un ruolo da protagonista nella maggior parte delle opere pittoriche, assumendo col tempo significati diversi.
I primi dipinti rappresentanti fumatori risalgono alla fine del ‘500: si trattava di opere che ritraevano contadini in miseria, in taverne, spesso anche ubriachi. Il fumo insomma associato alla povertà, non certo qualcosa di elegante, trasgressivo o invogliante.



Solo successivamente l’atto di fumare tabacco caratterizza via via con sempre maggiore precisione la figura dell’eroe borghese e, allo stesso tempo, dell’antieroe. Bello e dannato. In questo binomio il successo commerciale delle sigarette. Basti pensare a Jams Dean.



Tornando al mio pittore preferito, affido proprio a lui il messaggio anti – fumo attraverso la sua opera più macabra, direi l’unica: Teschio con sigaretta accesa.



mercoledì 12 aprile 2017

Smoke-free Movies

Il 36% dei film USA dedicati ai giovani mostra sigarette fumate dagli attori (dati 2014). E questo accade per il 44% di tutti i film di Hollywood. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato l'allarme in un report che è anche una campagna: Smoke-free Movies. 
Il report ha rilevato che quasi due terzi (59%) dei maggiori film da botteghino prodotti tra il 2002 e il 2014 contenevano immagini con tabacco: un fenomeno che tocca anche i film ad alto incasso europei (Germania, Islanda, Italia, Polonia, Paesi Bassi e Regno Unito), oltre che quelli di Argentina e Messico.

La preoccupazione è quella che gli adolescenti, che fruiscono continuamente di film e video, trovino troppo spesso in questi prodotti comportamenti sbagliati e alla loro portata. Il cinema, insomma, potrebbe promuovere l'iniziazione al fumo.

L’OMS ha quindi deciso di richiamare i governi a misure più stringenti per i film che ritraggono l'uso del tabacco. Per esempio, proibendo l'esposizione di marchi o impedendo che i film possano essere sponsorizzati dall'industria del tabacco, promuovendo spot anti-fumo prima delle proiezioni o immaginando di proibire alle fasce di età più vulnerabili i film con scene di fumo, seguendo il modello già testato per scene esplicite di sesso o violenza. (Fonte: Lilt Bologna) 

Anche per questo ho deciso di correre la strabologna, il 14 maggio, a sostegno del progetto ”scuole libere dal fumo” della sezione bolognese della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. Il progetto, infatti, vuole portare il tema della prevenzione dell’abitudine al fumo di sigaretta nel contesto scolastico, luogo di educazione e vita.

Puoi sostenere anche tu il progetto con una piccola donazione: basta un click sull’icona a fianco: ogni contributo … è una boccata di aria pulita!