venerdì 26 febbraio 2016

Hot dog al bacon e patatine fritte

Marzo … l’inizio della primavera … ma soprattutto l’inizio degli spring training: l’inverno è davvero finito, inizia la stagione del baseball.

Facciamo allora un rapido giro dei diamanti del mondo, dall’America all’Italia per scoprire cosa si mangia alle partite. Si perché il baseball è strettamente connesso con una sana e corretta alimentazione, basta infatti fare una lista di tutto ciò che è possibile mangiare in uno stadio e si sa cosa evitare per la propria salute. Il cibo che si trova negli stadi, soprattutto in quelli americani, è infatti tendenzialmente grasso, calorico, povero di nutrienti e in genere accompagnato da bevande zuccherate …

Ma i comportamenti alimentari sono fatti di abitudini non di eventi isolati, quindi, una volta all’anno, ci si può forse anche concedere un bacon wrapped hot dog con garlic fries guardando una partita dei Giants a San Francisco.

Se si vuole però evitare la carne rossa, inserita da poco dall’OMS tra gli agenti cancerogeni per l’uomo, si può andare a St Louis a vedere una partita dei Cardinals e mangiare un panino di waffle farcito con pollo impanato (Breaded chicken waffle sandwich).

Per un gusto più latino non è necessario andare fino in Messico, ma basta fermarsi a Denver al Coors Field, stadio dei Colorado Rockies per un “taco dog” in cui il “dog” è fatto interamente di chorizo. Un altro cibo di origine messicana sono i nachos, che a Milwaukee è possibile trovare da passeggio, perché una partita di baseball dura raramente meno di due ore e sgranchirsi un po’ tra un inning e l’altro fa parte del Gioco. Senza bisogno di piattino e tovagliolo potete camminare così sugli spalti del Miller Park masticando i “nacho on a stick”.

Per una versione più salutare di cibo da stadio, potete scegliere un panino al pesce, alimento ricco di Omega 3. Al Fenway Park, dove giocano i Boston Red Sox, sono diversi gli stand dove servono i “lobster roll”, sandwich ripieni di aragosta immersa nel burro, in cui il pane usato è quello morbido e allungato tipico degli hot dog (appunto, il roll).

E siamo arrivati al dessert. Un marshmallow della tradizione americana, passato in una “crosta” fatta di biscotti Graham sbriciolati e burro (i Graham crackers sono simili ai “digestive”) e fritto, infilato in uno spiedino tra due biscotti Oreo imburrati e ovviamente fritti anch’essi. Un po’ di crema al cioccolato sopra e il dolce è servito!


Per digerire tutto cio’ e aggiungere un altro immancabile elemento di una pessima alimentazione, basta fare un salto a Philadelphia dove durante le partite dei Phillies servono liquori e alcolici di ogni tipo.

Ma la piada alla suzézza del Gianni Falchi per me resta il top del gusto! … e visto che negli stadi italiani non c’e’ il divieto di fumare, se siete davvero fortunati potete gustare la vostra piada nella nuvola di fumo del vicino.

Abbiamo così elencato tutti gli ingredienti per uno scorretto e alquanto insano stile di vita: cibo grasso, carne rossa, alcol e fumo.

Ma il vero e unico cibo del baseball rimangono i famosissimi Cracker Jack, i popcorn caramellati della canzone Take me Out to the ball Game, cantata in tutti gli stadi al 7 inning:

Take me out to the ball game,
Take me out with the crowd;
Just buy me some peanuts and Cracker Jack,
I don't care if I never get back.
Let me root, root, root for the home team,
If they don't win, it's a shame.
For it's one, two, three strikes, you're out,
At the old ball game.


Il progetto #Teen4Food della LILT Bologna (link), a cui è dedicato questo blog, vuole aiutarci a comprendere, individuare e modificare i comportamenti alimentari errati.
Potete aiutarmi a sostenerlo con una piccola donazione cliccando sull'icona in alto a destra.

GRAZIE!

giovedì 25 febbraio 2016

Bacon-wrapped Hot Dog And Garlic Fries (ENG)

March ... spring time ... but above all: spring training! Winter is finally over, baseball season begins.

Let’s do then a quick tour among ballparks around the world, from United States to Italy to find out what you can eat at the game.

Baseball is after all closely linked to a healthy diet: you just need to make a list of every food that you find in a ballpark and you know exactly what to avoid to stay healthy. Baseball food is in fact fat, contains lots of calories and little nutrients and it’s usually accompanied by sugary drinks.

Eating behavior is though made of daily habits not of isolated events, so I guess that, once a year, we are allowed to a bacon - wrapped hot dog with garlic fries while watching the Giants at AT&T Park in San Francisco (and by the way: Let’s go Giants!).

If you prefer to avoid red meat, recently added by the WHO among the cancer – causing foods, you can just go to St. Louis to see a Cardinals game and have a breaded chicken waffles sandwich.

For a more Latin flavor is not necessary to drive to Mexico, but you can just stop in Denver at Coors Field, the home of the Colorado Rockies for a "taco dog" where the "dog" itself is chorizo. Another Mexican food is represented by nachos, which can be found on a stick in Milwaukee. Baseball games rarely lasts less than a couple of hours and stretching a bit between innings is part of the Game: so you can enjoy Milwaukee Brewers "nacho on a stick” while walking around Miller Park."


A healthier version of baseball food is made by fish sandwiches: fish is in fact a great source of Omega 3. At Fenway Park, the home of the Boston Red Sox, there are different restaurants and stands where you can eat lobster roll.

Finally: dessert! The Texas Rangers Fried S’mOreo: a marshmallow breaded in graham cracker crust that is deep fried, placed between two deep-fried battered Oreos, placed on a skewer, and drizzled with chocolate sauce. OMG! Does this even exists?


To digest everything and make sure we don’t miss the last inevitable ingredient for a very bad diet, we just need to make a quick trip to Philadelphia where they serve hard liquor at Phillies home games.

I have though to admit that, after all this food, “piada e zuzézza” (kind of sausage’s tortilla) at Gianni Falchi, home of the Fortitudo Baseball, is in my opinion the best baseball food ever! ... and since in Italy there is no smoking ban inside the ballpark, if you're really lucky, you can enjoy your piada in a cloud of smoke coming form the guy sitting next to you.

So we listed all the ingredients for a wrong and very unhealthy lifestyle: fat food, red meat, alcohol and tobacco.

There is only one more thing to be said: 
the only and true baseball food remains Cracker Jack as it is in Take Me Out to the Ball Game song

Take me out to the ball game,
Take me out with the crowd;
Just buy me some peanuts and Cracker Jack,
I don't care if I never get back.
Let me root, root, root for the home team,
If they don't win, it's a shame.
For it's one, two, three strikes, you're out,
At the old ball game.


#Teen4Food project, to which this blog is dedicated, aims to help us to understand, detect and modify the wrong eating habits, especially for teens.
Please join me and support the project with a small donation: you just need one click on the icon in the upper right.

THANK YOU!

giovedì 18 febbraio 2016

Siamo quel che mangiamo

Il filosofo tedesco Ludwig Feuerbach già nell’800 sosteneva che “siamo quel che mangiamo”.

Un altro filosofo, Jacob Moleschott, nello stesso periodo scrisse un trattato (Dell'alimentazione: trattato popolare) in cui attribuisce all’alimentazione la base che rende possibile il costituirsi e perfezionarsi della cultura umana: un popolo cioè può migliorare migliorando la propria alimentazione.

“Fa che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo.” diceva attorno al 400 ac Ippocrate.

“Amici miei, evitate di corrompere il vostro corpo con cibi impuri; ci sono campi di frumento, mele così abbondanti da piegare gli alberi dei rami, uva che riempie le vigne, erbe gustose e verdure da cuocere.” Pitagora.

Tutti perfetti testimonial dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Ora scopriamo, infatti, con evidenze scientifiche, che c’e’ un legame tra alimentazione e tumori e che l’errata alimentazione incide sull’insorgenza dei tumori per circa il 35 %.

Ma proprio mentre l’OMS e tutto il mondo scientifico ci invitano a gran voce ad adottare una dieta salutare ed evitare l’abuso di alcol, si diffondono, soprattutto tra giovani e giovanissimi, nuovi dannosissimi comportamenti alimentari:

drunkoressia: mangiare sempre meno fino a digiunare per poi assumere rilevanti quantità di bevande alcoliche;

ortoressia: attenzione spropositata nei confronti dell’alimentazione, una forma di ossessione per i “cibi giusti” che spinge ad eliminare alimenti che sono invece essenziali per una dieta equilibrata;

vigoressia: ossessione rispetto al proprio fisico e al fitness che porta spesso all’uso di integratori proteici o altri farmaci tipici del mondo del fitness e del culturismo.

Il progetto #Teen4Food della LILT Bologna vuole proprio aiutarci a capire cosa sono, come si manifestano, come individuarli e correggerli.

Perché come diceva Oscar Wilde: 
“Non riesco a sopportare quelli che non prendono seriamente il cibo”


venerdì 12 febbraio 2016

Buon San Valentino

Dolcetti a forma di cuore per augurarvi buon San Valentino con dolcezza.
Ricchi di fibra, di antiossidanti e di grassi buoni sono ottimi per la merenda o la colazione. 
Potete anche fare ripieni diversi: provate anche con ricotta, marmellata preferita e gocce di cioccolato, oppure pere, noci e miele.


Ingredienti

per 20 biscotti (ogni biscotto ha circa 110 kcal)
80 g di farina integrale
80 g di farina 00
120 g di zucchero integrale di canna
30 g di olio extra vergine di oliva
30 g di olio di mais
2 uova
Buccia di mezzo limone grattugiata
½ bustina di lievito vanigliato
Cannella, zenzero, curcuma
sale.

Per il ripieno
una mela di media grandezza
100 g di zucca
Latte di riso (ne basta un goccio)
10 g di uvetta
10 g di noci
10 g di gocce di cioccolato
1 cucchiaio di pangrattato
1 cucchiaino di zucchero integrale di canna
Qualche goccia di succo di limone
Cannella

Preparazione

Preparare la pasta frolla: per prima cosa mescolare lo zucchero di canna con i due oli. Successivamente aggiungere le uova sbattute, le tre spezie, il limone grattuggiato, il sale, il lievito e continuare a mescolare. Infine aggiungere un po’ per volta le due farine e cominciare a impastare usando le mani, fino a formare una palla (se è necessario aggiungere un altro po’ di farina). Mettere in frigo a riposare.

Nel frattempo preparare il ripieno: iniziare tagliando la zucca a cubetti e mettendoli in un pentolino, con un goccio di latte di riso, a cuocere per circa 15 minuti. Tagliare a pezzi piccoli anche la mela e aggiungerci la zucca un po’ schiacciata precedentemente con una forchetta. Aggiungere poi tutti gli altri ingredienti: un cucchiaio di pangrattato, le gocce di cioccolato, le noci tritate, un cucchiaino di zucchero, l’uvetta sminuzzata, la cannella e qualche goccia di limone e lasciare il tutto riposare.

Passata un’oretta circa, tirare fuori dal frigo la pasta frolla e stenderla per bene con il matterello, infarinando prima il piano in cui si lavora, finchè non diventa abbastanza sottile. Prendere lo stampino e ricavare 40 cuori (o qualsiasi altra forma ovviamente).

Mettere poco ripieno al centro del biscotto; coprirlo poi con un altro cuore e schiacciare per bene in tutti i punti di congiunzione dei due biscotti. Fare due incisioni con il coltello sopra al punto in cui si trova il ripieno. Mettere tutti i biscotti in una teglia sopra della carta forno e cuocere a 180 gradi per circa 20 minuti (controllare sempre però, perché da un forno all’altro cambia spesso il tempo di cottura).

*ricetta a cura della d.ssa Claudia Cambria - dietista LILT Bologna


Per completare la festa con un gesto d'amore potete fare una piccola donazione cliccando sull'icona in alto a destra; se lo desiderate nello spazio per i commenti potete anche lasciare il vostro messaggio di buon San Valentino.




domenica 7 febbraio 2016

Team LILT is back! (ENG)

Running the Strabologna 7K has become a tradition: it’s the third year I take part to the race to support a good cause and the numbers of friends running with me has increased. It’s now more than ten of us: friends from Bologna and the interland, from Romagna, Veneto and someone is even joining us from England.

7 k race uniting people living thousands K away.

This is the reason why I did not change the name of the blog - from Bologna to San Francisco to fight cancer - because it expresses the spirit animating us: no matter where we live, some battles concern us all and bring us closer to each other, both, metaphorically, and, as in our case, physically.

With the same spirit of unity and solidarity we have chosen to support #Teen4Food, a primary prevention project of LILT Bologna aimed at teenagers all over the world. The project aims to inform and address teens about wrong eating behaviors through a short publication. The brochure will be available also online (both in Italian and English) on LILT Bologna website for free download.

Workouts for Strabologna are in progress!

We will run together on May 15 to say to teenagers, children and young people in general that they have to love themselves, and have to do so through a proper nutrition as well!

Join Team LILT! Run with me...with just one click on the icon on the right.

Every contribution is important and very appreciated.



venerdì 5 febbraio 2016

TeamLilt is back!

Correre la StraBologna è diventata ormai una tradizione, siamo al terzo anno e il gruppo di runners che mi accompagna cresce. Siamo ormai più di dieci, da Bologna, dalla provincia, dalla Romagna, dal Veneto e addirittura c’e’ chi ci raggiunge solo per l’occasione dall’Inghilterra. 

7 km di corsa che uniscono vite che ne distano migliaia

Per questo non ho cambiato il nome del blog – da Bologna a San Francisco per combattere il cancro - perché ben esprime lo spirito che ci anima: non importa dove viviamo, alcune battaglie riguardano tutti e ci avvicinano gli uni agli altri, metaforicamente e anche, come nel nostro caso, fisicamente.

Con questo stesso spirito di unità e solidarietà abbiamo scelto di sostenere con la nostra corsa #Teen4Food, un progetto di prevenzione primaria della LILT Bologna rivolto ai giovani di tutto il mondo. Il progetto mira ad informare e sensibilizzare i giovani sui comportamenti alimentari sbagliati attraverso la produzione di un opuscolo in Italiano e Inglese che, oltre ad essere stampato, verrà messo online sul sito dell’associazione perché chiunque da qualunque parte del mondo possa scaricarlo gratuitamente.

La preparazione alla StraBologna quindi è cominciata!

Correremo tutti insieme il 15 maggio per dire ai giovani, ai ragazzi, agli adolescenti che devono voler bene prima di tutto a se stessi, e devono farlo anche attraverso l’alimentazione!

Unisciti anche tu al TeamLILT, corri anche tu con me...basta un click sull'icona di fianco: ogni contributo è importante...ed è detraibile.