giovedì 31 marzo 2016

lunedì 21 marzo 2016

La scelta che non ho fatto

Molti si interrogano almeno una volta nella vita sulle scelte fatte, “cosa sarebbe successo se …”. Io non l’ho mai fatto, o meglio ci ho provato, ma dal momento che le mie scelte sono sempre state … profondamente mie …  dovrei chiedermi cosa sarebbe successo se fossi un’altra persona che avrebbe compiuto scelte diverse e allora tutto si complica un po’ e diventa anche meno interessante. Io sono felice in quello che sono.

Solo una volta avrei potuto compiere una scelta diversa: fare lo stage dopo il master in fund raising all’estero (Inghilterra) o farlo in Italia. Scelsi l’Italia, forse mal consigliata, perché “se poi vuoi rientrare diventa difficile” …

Cosa sarebbe successo …
I docks di Liverpool
La vita che avrei: vivrei a Londra, o forse Oxford, si  mi piace di più pensarmi a Oxford. Ho degli amici lì che vedo poco e mi mancano spesso, la conosco, posso immaginarmi le strade, i parchi, i college … i pub.

Mi entusiasmerei per la regata Oxford - Cambridge, perché l’entusiasmo me lo sarei portato dietro. Farei weekend a Liverpool per contemplare il mare (adoro guardare il mare!) che ha ispirato i miei Beatles, bere birra al Cavern e per sostituire il fatto che in Inghilterra non si gioca a baseball – piove troppo – perché io vivo comunque di passioni.


birra al Cavern Club di Liverpool

Correrei comunque per raccogliere fondi per la mia charity, o per un’altra, farei anche meno fatica: in Inghilterra ci sono centinaia di Race for the cure, for a cause, for anything…

Ci sono però persone che non avrei mai incontrato e posti che non avrei mai visto … chissà forse non sarei mai nemmeno andata a San Francisco: non riesco a immaginare una vita senza San Francisco. Non riesco nemmeno a cancellare dalla mia ipotetica altra vita le persone che mi hanno accompagnato negli ultimi anni. Si lo so, ne avrei conosciute di nuove, ma quelle non riesco a immaginarle, queste, sono invece volti e voci che riempiono le mie giornate e abitano il mio cuore.  Tra le tante cose, non avrei le serate a guardare Thomas the tank engine o Monster &Co con i miei “nipotini”, un dono prezioso per chi è figlio unico.

Oxford, Bologna o Marte, a parte tutto io, sarei sempre io, le stesse passioni, gli stessi ideali, le stesse emozioni e quindi di fatto la stessa vita. Perché alla fine credo che qualunque scelta facciamo non sia mai lei a cambiarci ma noi a guidarla e che alla fine tutte le vite convergono poi  verso la stessa essenza … noi.


Link al progetto #Teen4Food - la strabologna contro i tumori link




giovedì 17 marzo 2016

TeenTV: Supernatural, Gilmore girls, Teen wolf. Cosa scegliere?

Un vademecum per una TV salutare

Il progetto della Lilt bologna #Teen4Food nasce dalla consapevolezza che i comportamenti che manteniamo da adulti si siano in qualche modo formati già nell’adolescenza. Diventa quindi importante capire cosa influenzi i comportamenti dei giovani e giovanissimi. 

Secondo un team di ricercatori americani che hanno pubblicato una analisi sul numero di gennaio del Journal of Studies on Alcohol and Drugs la televisione ricopre ancora un ruolo fondamentale nell’influenzare i comportamenti. La ricerca affronta prevalentemente il tema della pubblicità, ma possiamo dedurre che ci siano le stesse dinamiche di imitazione quando l’assunzione di alcolici, come gesto positivo, avviene da parte dei protagonisti di fiction, film e serie televisive.

Sul tema del fumo è stata lanciata la campagna smoke free movies che ha l’intento di ridurre l’esposizione dei giovani a immagini che inducano l’uso di tabacco e l’OMS ha pubblicato in tal proposito delle linee guida. Sul tema dell’alcol e del “cibo spazzatura” tutto è molto più nebuloso …

Visto il lavoro che faccio, seppur non sempre attui io stessa uno stile di vita sano, faccio però attenzione ai comportamenti promossi da tv e cinema, a quello che viene fatto passare come un comportamento alla moda, “figo”, “cool”. Anche se non viene pubblicizzato alcun marchio specifico, far bere i protagonisti di un telefilm di successo, soprattutto se il target a cui si rivolge è giovane, è quanto meno irresponsabile.

In un mondo dove attori anche giovanissimi scendono in campo contro il bullismo o per l’eguaglianza sociale, colpisce ancora di più la completa mancanza di presa di responsabilità di sceneggiatori e produttori verso il proprio pubblico.  
E' stato dimostrato che vedere bere – e vederlo raccontato in modo positivo – aumenta tra i giovani la probabilità che si inizi ad assumere alcol.

Bere alcol arriva troppo spesso al cinema ed anche in TV. Nonostante in Italia esista una normativa precisa che, oltre a proibire la pubblicità di alcolici in certe fasce orarie dedicate ai ragazzi, inviti anche ad evitare immagini in cui i minori bevono o l'atto del bere sia positivo, nel 2001 l'Istituto Superiore di Sanità ha calcolato nella TV italiana un “atto-alcol” ogni 13 minuti, legato spesso all'idea di successo e di convivialità.

Sempre in Italia un bambino su 10 con meno di 5 anni risulta obeso. Secondo gli esperti questo è spesso riconducibile allo stile di vita dei genitori … e, aggiungo io, rimanendo sempre nella cerchia degli “influenzatori”, è dovuto anche ai modelli trasmessi dalla televisione. 

Ho quindi scelto alcuni programmi tv rivolti a fasce diverse (dai bambini ai teenager) e gli ho dato un voto da 1 a 5, analizzando non solo i contenuti di alcol e fumo, ma anche il cosiddetto cibo spazzatura.

… con grande rammarico ho dovuto dare un 3 al mio telefilm preferito Supernatural, in cui la bellezza di Jensen Ackles non riesce comunque ad offuscare la quantità di alcol e junk food consumata dai protagonisti.

Peppa Pig: 5 star

Età spettatori: bambini piccoli
Quantità immagini legate al consumo di alcol (1-5): 0
Quantità immagini legate al consumo di cibo spazzatura (1-5): 0
Quantità immagini legate al consumo di sigarette/tabacco: 0


Masha and the Bear: 1 star
Età spettatori: bambini piccoli
Quantità immagini legate al consumo di alcol (1-5): 0
Quantità immagini legate al consumo di cibo spazzatura (1-5): 4
Quantità immagini legate al consumo di sigarette/tabacco: 0
Punteggio: 1 stell1 per l’uso di zucchero in ogni ricotta suggerita e in quanto I protagonisti mangiano una quantità enorme di caramelle e dolciumi


Teen wolf - 5 star
Età spettatori: teenagers
Quantità immagini legate al consumo di alcol (1-5): 0
Quantità immagini legate al consumo di cibo spazzatura (1-5): 0
Quantità immagini legate al consumo di sigarette/tabacco: 0
Comportamenti positivi: esercizio fisico (lacrosse)

Supernatural – 3 star
Età spettatori: teenagers, young adults and adults (including myself)
Quantità immagini legate al consumo di alcol (1-5): 5
Quantità immagini legate al consumo di cibo spazzatura (1-5): 4
Quantità immagini legate al consumo di sigarette/tabacco: 0
Comportamenti positivi: almeno uno dei due personaggi principali mangia sano


Gilmore girls – 4 star
Età spettatori: teenagers, young adults
Quantità immagini legate al consumo di alcol (1-5): 0
Quantità immagini legate al consumo di cibo spazzatura (1-5): 3
Quantità immagini legate al consumo di sigarette/tabacco: 0
Comportamenti positivi: la protagonista principale, Rory, beve solo soda fino ai 21 anni (limite di legge in USA)


Gossip girl– 4 star
 
Età spettatori: teenagers
Quantità immagini legate al consumo di alcol (1-5): 2
Quantità immagini legate al consumo di cibo spazzatura (1-5): 0
Quantità immagini legate al consumo di sigarette/tabacco: 0


Montalbano - 4 star
Età spettatori: adulti
Quantità immagini legate al consumo di alcol (1-5): 2
Quantità immagini legate al consumo di cibo spazzatura (1-5): 0
Quantità immagini legate al consumo di sigarette/tabacco: 2
Comportamenti positivi: esercizio fisico (nuoto)

Il progetto #Teen4Food - attraverso la pubblicazione e diffusione di un opuscolo specifico - ha proprio l'obiettivo di individuare nei giovani e giovanissimi comportamenti alimentari errati: ma abbiamo bisogno anche di voi! Potete sostenere il progetto con una piccola donazione, basta 1 click sull'icona in alto a destra. 

GRAZIE!