lunedì 21 marzo 2016

La scelta che non ho fatto

Molti si interrogano almeno una volta nella vita sulle scelte fatte, “cosa sarebbe successo se …”. Io non l’ho mai fatto, o meglio ci ho provato, ma dal momento che le mie scelte sono sempre state … profondamente mie …  dovrei chiedermi cosa sarebbe successo se fossi un’altra persona che avrebbe compiuto scelte diverse e allora tutto si complica un po’ e diventa anche meno interessante. Io sono felice in quello che sono.

Solo una volta avrei potuto compiere una scelta diversa: fare lo stage dopo il master in fund raising all’estero (Inghilterra) o farlo in Italia. Scelsi l’Italia, forse mal consigliata, perché “se poi vuoi rientrare diventa difficile” …

Cosa sarebbe successo …
I docks di Liverpool
La vita che avrei: vivrei a Londra, o forse Oxford, si  mi piace di più pensarmi a Oxford. Ho degli amici lì che vedo poco e mi mancano spesso, la conosco, posso immaginarmi le strade, i parchi, i college … i pub.

Mi entusiasmerei per la regata Oxford - Cambridge, perché l’entusiasmo me lo sarei portato dietro. Farei weekend a Liverpool per contemplare il mare (adoro guardare il mare!) che ha ispirato i miei Beatles, bere birra al Cavern e per sostituire il fatto che in Inghilterra non si gioca a baseball – piove troppo – perché io vivo comunque di passioni.


birra al Cavern Club di Liverpool

Correrei comunque per raccogliere fondi per la mia charity, o per un’altra, farei anche meno fatica: in Inghilterra ci sono centinaia di Race for the cure, for a cause, for anything…

Ci sono però persone che non avrei mai incontrato e posti che non avrei mai visto … chissà forse non sarei mai nemmeno andata a San Francisco: non riesco a immaginare una vita senza San Francisco. Non riesco nemmeno a cancellare dalla mia ipotetica altra vita le persone che mi hanno accompagnato negli ultimi anni. Si lo so, ne avrei conosciute di nuove, ma quelle non riesco a immaginarle, queste, sono invece volti e voci che riempiono le mie giornate e abitano il mio cuore.  Tra le tante cose, non avrei le serate a guardare Thomas the tank engine o Monster &Co con i miei “nipotini”, un dono prezioso per chi è figlio unico.

Oxford, Bologna o Marte, a parte tutto io, sarei sempre io, le stesse passioni, gli stessi ideali, le stesse emozioni e quindi di fatto la stessa vita. Perché alla fine credo che qualunque scelta facciamo non sia mai lei a cambiarci ma noi a guidarla e che alla fine tutte le vite convergono poi  verso la stessa essenza … noi.


Link al progetto #Teen4Food - la strabologna contro i tumori link




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