mercoledì 30 aprile 2014

Correre a Central Park

Puo’ sembrare la solita corsa, ma se mi soffermo a pensarci, mentre corro, è in realtà un’esperienza quasi emozionante. Alberi e prati e campi da baseball, i grattacieli sullo sfondo, i suoni le voci, il cinguettio degli uccelli, le note dei musicisti di strada che sempre “invadono” Central Park. I colori, dell’erba e dei fiori, gli alberi in fiore, l’azzurro del cielo … uno dei pochi angoli di New York in cui si riesce a contemplare il cielo … colori, immagini e suoni riempiono la mente e l’immaginazione.


Tanti i runners, tanti i bikers, gli uni a fianco agli altri, ma in corsie separate sull’ampia strada asfaltata e nei sentieri più interni al parco. Un luogo magico, un’isola di tranquillità in mezzo all’enorme metropoli. La corsa stessa dei runners ha un incedere più tranquillo del frenetico andirivieni delle strade di NY, come sospesa in un tempo che a Central Park sembra fermarsi.




Si, è un luogo che sembra quasi fermare il tempo. E lo spazio si dilata.

   
Pensare di essere migliaia di miglia lontano da casa eppure sentirsi come a casa. 
 Ripetere i gesti consueti del riscaldamento, la partenza lenta per prendere il ritmo col respiro … nella corsa nulla cambia, non la lingua, né la cultura, la corsa resta immutata … chissà se la prossima corsa tra gli alberi in riva al canale sotto San Luca mi sembrerà la stessa o se mi sarò portata dietro un po’ di Central Park un po’ di New York …


* corro per raccogliere fondi per la lotta ai tumori, se vuoi unirti alla mia corsa visita la mia pagina su Rete del Dono qui



 




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